![](\"https:\/\/gc36.org\/wp-content\/uploads\/2016\/10\/Zec-deposizione-2014-1-1.jpg\")
<\/p>\nSono tornato nell’aula vuota per evocare le emozioni di questa mattina. L’eco degli applausi, l’attenzione e l’interesse mentre stavamo contando i voti, e l’intensit\u00e0 della preghiera di tutti l\u00ec, in silenzio.<\/p>\n
Il rituale di elezione del nuovo generale si \u00e8 sviluppato con precisione, semplicit\u00e0 e austerit\u00e0. Abbiamo iniziato con l’eucaristia nella chiesa dello Spirito Santo, con un chiaro invito a superare la paura. L’armonia della liturgia e la sobriet\u00e0 dei gesti contribuiscono a calmare la mente, a fidarsi con gioia nel processo che stiamo seguendo. Quante volte nella vita chiediamo conferma per la nostra ricerca? Come possiamo sapere che stiamo facendo la cosa giusta? Inoltre, come facciamo a sapere che stiamo facendo ci\u00f2 che Dio vuole da noi? La preghiera finale dell’eucaristia ha riassunto il nostro umore, “Padre, che ci hanno confortato con questo sacramento di salvezza, concedere una padre generale, nel tuo cuore, con la testimonianza della loro vita, ci incoraggiano a cercare solo la tua volont\u00e0 e la tua maggior gloria. ”<\/p>\n
La liturgia continua nell’aula. Abbiamo ascoltato una breve esortazione dal pi\u00f9 anziano sui tratti dei superiori generali forniti da Ignazio, le chiavi per fare una scelta sana, alcune dinamiche di gruppo consigli per preservare la nostra libert\u00e0, senza farne un uso capriccioso. Siamo poi rimasti in silenzio il tempo per circa un’ora. Una serenit\u00e0 enorme. Abbiamo apprezzato la fiducia che abbiamo intessuto tra di noi in questi due giorni. Ho messo davanti a me l’immagine di un quadro che \u00e8 stato da poco inserito nella chiesa del Ges\u00f9, qui a Roma, opera di bosniaca Zec. Si tratta di una immagine di Ges\u00f9 calato dalla croce,sorretto da tre generali della Compagnia davanti allo sguardo stupito di Maria.<\/p>\n
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Padre Pignatelli<\/strong> (1737-1811) tiene Ges\u00f9 sul petto, abbracciandolo da dietro, sotto le spalle. Tiene il corpo senza vita di Ges\u00f9 come ha sostenuto la Compagnia soppressa, morta. L’ha sostenuta sperando che tornasse alla vita.<\/p>\n Il generale Jan Roothaan<\/strong> (1785-1853) tiene Ges\u00f9 per la vita e le gambe, facendo in modo che il corpo senza vita continui ad assumere una forma umana. Il padre Roothaan ha cercato di rafforzare la vita interna della Compagnia, dopo la ricostituzione, preoccupato che era il corpo apostolico ritornasse vigoroso come la Chiesa desiderava: si \u00e8 preso cura della vita interiore dei gesuiti, riformando l’apostolato educativo, inaugurando una nuova fase di espansione missionaria e creando nuove istituzioni di apostolato intellettuale. Ha dato ridato forma e sostanza al corpo della Compagnia.<\/p>\n Nella foto, ai piedi di Ges\u00f9, sta il padre Pedro Arrupe<\/strong> (1907-1991). Arrupe tiene i piedi del Signore e sul terreno. Arrupe si inginocchi\u00f2 per pulire le scarpe di quel bambino in una favela in Brasile per mostrare dove deve collocarsi la Compagnia: con chi soffre, con gli esclusi, con le vittime e i poveri di questo mondo. Arrupe tiene i piedi di Cristo, invitandoci a sostenere tutti i crocifissi del nostro tempo.<\/p>\n La fase di votazione \u00e8 poi iniziata. Il lento esame, i nomi dei nostri compagni risuonano nell’aula immersi n0el silenzio solenne e fraterna. Con grande rispetto. Alla fine si \u00e8 raggiunto un accordo, \u00e8 scoppiato l’applauso, spontaneamento \u00e8 avvenuto l’abbraccio tra il nuovo e il vecchio padre generale. In fila, in attesa che arrivasse il mio turno di abbracciare il padre Arturo Sosa, ho chiesto al Signore di concedergli di guidare la Compagnia, che la conformi – nella sua vita interiore e nel suo apostolato – come il Signore e Chiesa desiderano, e che possa essere vicina ai poveri.<\/p>\n Oggi quell’abbraccio ci riempie di consolazione, sappiamo che la strada non \u00e8 facile, ma sappiamo che non \u00e8 la nostra attivit\u00e0 in gioco, \u00e8 la missione del Signore.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Sono tornato nell’aula vuota per evocare le emozioni di questa mattina. L’eco degli applausi, l’attenzione e l’interesse mentre stavamo contando i voti, e l’intensit\u00e0 della preghiera di tutti l\u00ec, in silenzio. Il rituale di elezione del nuovo generale si \u00e8 sviluppato con precisione, semplicit\u00e0 e austerit\u00e0. Abbiamo iniziato con l’eucaristia nella chiesa dello Spirito Santo, […]<\/p>\n","protected":false},"author":10,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_genesis_hide_title":false,"_genesis_hide_breadcrumbs":false,"_genesis_hide_singular_image":false,"_genesis_hide_footer_widgets":false,"_genesis_custom_body_class":"","_genesis_custom_post_class":"","_genesis_layout":""},"categories":[19,135],"tags":[92],"yoast_head":"\n