{"id":2410,"date":"2016-10-05T15:40:01","date_gmt":"2016-10-05T13:40:01","guid":{"rendered":"http:\/\/gc36.test\/it\/?p=2410"},"modified":"2016-10-06T10:57:54","modified_gmt":"2016-10-06T08:57:54","slug":"opere-nella-nuova-aula","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/gc36.test\/it\/opere-nella-nuova-aula\/","title":{"rendered":"L’ispirazione di Ignazio nelle opere d’arte dell’Aula della #GC36"},"content":{"rendered":"
La sala della Congregazione \u00e8 sobria e l’interno\u00a0\u00e8 stato progettato per favorire, in primo luogo, la concentrazione delle persone che l\u00ec si riuniscono. L’ambiente circostante non distrae cos\u00ec l’attenzione. Tuttavia, \u00e8 stato\u00a0chiesto all’artista gesuita sloveno Marko Ivan Rupnik di aggiungere alcuni elementi visivi nello spirito del lavoro che sarebbe stato fatto in questo spazio. Rupnik \u00e8 noto soprattutto per i suoi mosaici di arte sacra, alcuni dei quali si trovano nelle cappella della Curia Generale e in quella della\u00a0residenza del Canisio, cos\u00ec pure in molte altre chiese nel mondo.<\/p>\n
Per l’aula della Congregazione, l’artista gesuita ha dipinto quattro grandi tele prendendo ispirazione da questi temi:<\/p>\n
Anche il crocifisso \u00e8 un’opera di Rupnik, creata\u00a0presso il Centro Aletti, un atelier di\u00a0studio e ricerca della Compagnia di Ges\u00f9 legata al Pontificio Istituto Orientale e dedicato in modo particolare alla riflessione interculturale.<\/p>\n\n