Fin da molto tempo prima dell’inizio della sessione plenaria della Congregazione Generale, una speciale commissione è stata incaricata di occuparsi di tutti gli aspetti della preparazione dell’evento: si tratta della commissione di coordinamento, meglio conosciuta tra gli elettori e i membri dello staff come CoCo. Abbiamo incontrato un membro di questa commissione, p. Tim Kesicki, presidente della conferenza gesuita di Canada e Stati Uniti, che ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune domande.
Come sono stati scelti i membri della commissione di coordinamento? Secondo le nuove norme definite a partire dall’ultima Congregazione Generale, la 35ª, i membri della CoCo vengono eletti a livello delle conferenze. Una volta che le congregazioni provinciali hanno eletto i propri delegati, tutti gli eletti e i membri ex-officio si riuniscono in un incontro a livello della conferenza. Nel mondo ci sono sei conferenze; ogni conferenza elegge il proprio rappresentante presso la commissione di coordinamento, perciò nel CoCo vi sono sei membri. Il padre generale presiede, ma la Formula per la Congregazione Generale richiede che la commissione elegga un moderatore. Tale moderatore è il p. Paul Béré, dell’Africa.
Quali sono stati o quali sono i principali compiti della CoCo? La CoCo segue quanto prescritto dalla Formula della congregazione. I punti principali sono i seguenti:
- Supervisionare l’organizzazione e i processi delle fasi iniziali della CG (questo include tutto il lavoro fatto precedentemente alla sessione plenaria che è ora in corso), così come la fase dell’elezione e dei negotia della CG. Si tratta quindi di un vero e proprio ruolo di coordinamento per garantire che ogni aspetto o “fase” della congregazione venga portato avanti in maniera corretta.
- La CoCo supervisiona anche le altre commissioni che hanno avuto un ruolo nella preparazione della CG (per es. la commissione De Statu incaricata di dipingere il quadro della “situazione” attuale della Compagnia di Gesù), e nomina le altre commissioni.
Quali sono le principali sfide che la CoCo ha incontrato nel proprio ruolo? Come le ha affrontate? Direi che, da un punto di vista più ampio, una delle sfide della CoCo consiste nel mantenere tutto ciò che Sant’Ignazio ha stabilito per il governo della Compagnia nel periodo di una congregazione all’interno del mondo di oggi, con tutta la sua tecnologia comunicativa, la sua connettività globale e i suoi ritmi elevati.
C’è stata o c’è tuttora una qualche responsabilità della CoCo in relazione al Vaticano e al Papa? Il superiore generale è il collegamento primario della Compagnia con il Papa e la Santa Sede. La CoCo può assistere il padre generale nelle sue comunicazioni con la Santa Sede. Il Santo Padre ha incontrato i membri delle congregazioni precedenti; questo può accadere di nuovo con la presente congregazione e la CoCo potrebbe assistere l’organizzazione di un tale incontro.
La CoCo ha insistito particolarmente sull’importanza della riservatezza nei lavori della CG. Ce ne può parlare? Perché questo punto è così importante nell’odierno mondo della comunicazione? La congregazione non è aperta al pubblico e i membri mantengono le seguenti riservatezze: 1) nessuno può rivelare alcun nome discusso o considerato per l’elezione; 2) nessuno può rivelare alcun risultato delle elezioni; 3) nessuno può discutere di un argomento o di una questione che non sia ancora stata risolta. Questa riservatezza è prescritta in modo da lasciare ai membri la massima libertà possibile nel governo della Compagnia. Gli esiti della congregazioni sono resi pubblici nell’elezione del nuovo superiore generale, dei suoi consiglieri ad providentiam e dei decreti della CG.